Il mio lavoro

La Parola che cura

C’è bisogno di Parole di Luce.
Parole come Carezze di Luce.
Parole che scendano in noi.
Parole che uniscano, che riuniscano parti di noi.
Parole che aprano varchi.
Parole che si espandano oltre a noi.
Parole che ci conducano a riunirci, a sentirci immersi in un Unico Noi,
con chi riteniamo altro da noi.
Parole di Luce che curino e guariscano dalle Parole Altre
che riteniamo,
nei gesti di ogni giorno,
nel costruire la nostra vita ogni giorno,
nel costruire la società ogni giorno,
essere ancora noi.

Perché, così, noi diveniamo Parola Nuova nel Mondo.

Ho sempre pensato alle sessioni individuali e alle meditazioni con la Parola che Cura come a sguardi che ascoltano spazi che si aprono in noi attraverso quel “sono qui, ti ascolto, e ti ricordo la Luce che sei”.
Spazi di ascolto di quanto ci abita, di quanto troviamo, incontriamo in noi e che, alcune volte emerge facendosi intravedere per la prima volta anche se da tempo stava lì, sopito, ma non silente.
Sguardi su noi per portarci poi, nel tempo, fuori, nel mondo, ricchi del nostro compito ritrovato, ricchi della bellezza che ci contraddistingue, liberi di andare.
Liberi di andare senza condizionamenti che, se prima giungevano dall’altro, ora ci auto-imponiamo a livello conscio o inconscio in un “questo è meglio dello sconosciuto che sta oltre al mio conosciuto”.
Liberi di andare o, anche, Liberi di lasciarsi andare alla Pienezza della Vita nella Fluidità, nella Leggerezza, nella Verità di ciò che siamo.

L’Ascolto

So ascoltarmi,
so ascoltare i miei bisogni, ciò che preme dentro per essere vissuto.
So ascoltare la mia tristezza.
So ascoltare le mie onde di felicità e dove si espandono, chi vogliono toccare.
Quale grazie vogliono dire.

So ascoltarti,
so ascoltare i tuoi bisogni, l’irrequietezza per quanto stai cercando.
So ascoltare ciò che tu sei oltre alle parole.
Quanto ti chiedi e mi chiedi nei tuoi silenzi.

So ascoltare quanto stai cercando.
So ascoltare la tua tristezza e la tua rabbia.
Partecipo alla tua gioia
e sostengo il suo espandersi a toccare ogni essere che abita la tua vita.

So ascoltarti, padre, madre, figlio, sorella, fratello, amico, compagno di vita, vicino di casa, collega, comunità, nazione.
Ascolto i tuoi bisogni, ciò che di te vuoi vivere, i perché della tua tristezza o della tua rabbia e partecipo alla felicità dei tuoi successi o del tuo solo riscoprirti felice per nulla.
Condivido la tua ricchezza.
Ti ascolto e, nell’ascoltarti così, io ti Vedo e ti Accolgo.
Allora questo ascolto è fondamenta su cui posso erigere, insieme a te, una civiltà fondata sulla pace.

Lavoro con

Mamme in gravidanza, neonati, bambini e adolescenti,
Uomini e Donne che vogliono ritrovarsi,
Uomini e Donne della politica e del sociale,
Manager di aziende illuminate o da illuminare perché diano il meglio di sé,
in sessioni individuali, anche telefoniche, nei team aziendali e nei gruppi di ricerca.